L'antisemitismo, quale costruzione ideologica di pregiudizio nei confronti
degli ebrei, ha una primogenitura storica nell'ostilità religiosa (anti-giudaismo),
da decenni superata e rigettata dalla Chiesa Cattolica, eppure per anni sorretta
dall'idea che il popolo ebraico fosse responsabile dell'uccisione di Gesù di Nazaret
("ebrei deicidi").
Anti-guidaismo
e anti-semitismo non sono fenomeni del pensiero sovrapponibili. Eppure, è un'evidenza della
storia il fatto che proprio il razzismo antisemita abbia trovato soprattutto
nell'Europa cattolica, nei secoli scorsi, l'ambiente culturale per il diffondersi delle
più violente campagne d'odio razziale.
Antisemitismo ed antigiudaismo, ancorché non
sinonimi o frutto di una comune ideologia, hanno quindi trovato la forza l'uno
nell'altro.
Così, il pensiero antisemita ha colto nel tempo le opportunità
di legittimazione offerte dal pensiero cattolico antigiudaico, una
storia che ha conosciuto il perdurare della condanna religiosa per duemila anni, fino al
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